Una domenica piena di sole e di podisti. Sono stati 2500 quelli partiti dal campo di atletica ‘Carlo Gotti’, in via Campo di Marte, per la nona edizione della maratona, la prima dopo i due anni di stop per la pandemia. L’evento, organizzato dall’associazione Diabete Romagna, aveva come obiettivo la sensibilizzazione nei confronti di una patologia, il diabete, per la quale non esiste una cura ma che può essere gestita permettendo a chi ne soffre un buon tenore di vita: in Romagna sono 78mila.
Giovani, adulti, ma anche intere famiglie si sono unite all’insegna della solidarietà, mettendo l’accento sul fatto che la diagnosi di diabete non equivale a porre un ostacolo ai sogni di chi la riceve. Diabete Romagna nasce proprio con lo scopo di sostenere le persone diabetiche e le loro famiglie nella gestione della malattia. Ed è proprio in questo contesto che l’associazione ha dato vita alla Diabetes Marathon, il cui ricavato sarà utilizzato per il finanziamento di personale sanitario, strumentazioni e campi formativi per famiglie che possano aiutare a migliorare la vita di adulti e bambini che convivono con la malattia.
Un’iniziativa possibile anche grazie a 140 movieri provenienti da 27 organizzazioni del territorio; 25 professionisti sanitari, tra cui sanificatori in entrata, medici e infermieri; 36 addetti alle iscrizioni; 24 addetti ai quattro punti ristoro lungo il percorso; 14 addetti alla logistica; 8 volontari che hanno confezionato 2500 pacchi gara.
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