di Maddalena De Franchis "Il momento di diventare grandi è ora": è l’imperativo categorico con cui si è chiuso, ieri sera, il secondo appuntamento del progetto Città Romagna, lanciato da tempo da Confindustria Romagna con il coinvolgimento di partner pubblici e privati del territorio. L’incontro, dal titolo ‘Città Romagna: un’utopia? Il futuro della Romagna dopo la tempesta perfetta’, ha visto la partecipazione, tra i tanti ospiti, di Carlo Ratti, architetto e ingegnere, protagonista del dibattito internazionale sulle potenzialità delle città del futuro. Al dibattito, moderato da Stefano Tura – direttore della sede Rai dell’Emilia-Romagna e storico corrispondente dal Regno Unito – sono intervenuti anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, i rappresentanti del coordinamento Romagna Next e quelli delle amministrazioni e organizzazioni economiche romagnole. È stata proprio un’efficace immagine utilizzata da Carlo Ratti, in collegamento da Boston – l’urbanista, originario di Torino, è in forze dal 2000 al prestigioso Massachusetts Institute of Technology (Mit) – a suggerire un possibile modello di sviluppo per la ‘città Romagna’ del futuro: la ‘città policentrica’, un agglomerato di ‘sotto-città’ in cui la classica distinzione fra centro e periferia è ormai superata. Al suo posto, ecco un tessuto urbano innervato da reti e connessioni sempre più veloci, in cui elettronica e tecnologia giocano un ruolo preponderante. Allo stesso tempo, tuttavia, le città del futuro saranno ancora fatte di persone: "La magia dell’incontro nello spazio fisico è ciò che ci è mancato di più durante la pandemia", ha concluso Ratti. Proprio per attrarre le persone – in particolare, le giovani generazioni e i talenti più promettenti –. Città Romagna deve saper "accogliere le sfide che la aspettano nel prossimo futuro", ha dichiarato Roberto Bozzi, presidente di Confindustria Romagna, "specialmente quelle riguardanti le connessioni – e, dunque, la dotazione infrastrutturale –, la transizione energetica, il welfare, le conoscenze e la ...
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